Qualunque sia la tecnica di perforazione, è possibile attrezzare la macchina perforatrice con uno strumento che registri i parametri dell'avanzamento in funzione della profondità, generando una Diagrafia Automatica Continua (da cui l'acronimo DAC).
Le grandezze son rilevate da specifici sensori installati sull'attrezzatura di perforazione, sono acquisiti e memorizzati da un'unità automatica dotata di memoria rimovibile e visualizzati in tempo reale in cantiere su un display a cristalli liquidi.
Al termine delle operazioni i dati vengono scaricati ed elaborati su un personal computer.
I parametri registrabili sono:
● pressione del circuito di rotazione
● pressione del circuito di spinta
● velocità istantanea di avanzamento
● pressione del fluido di lubrificazione del foro
Correlando le diagrafie con le colonne stratigrafiche si ha la rappresentazione dettagliata della perforabilità dell’area indagata, ricavando un’informazione indiretta sulle caratteristiche meccaniche dei diversi strati attraversati, (ad es. in rocce lapidee a tratti argillificate la registrazione dei parametri permette di riconoscere frazioni fini eventualmente dilavate o perse durante le manovre di carotaggio con acqua).
Sul display dell’attrezzatura, inoltre, è possibile leggere il valore d’energia specifica, impiegata come parametro di confronto tra diverse diagrafie.
L’interpretazione delle diagrafie consente di risolvere svariate problematiche in campo geotecnico tra cui:
✔ identificazione di terreni di riporto, di vuoti e di zone deconsolidate ✔ identificazione di zone adatte all’ancoraggio di tiranti ✔ controllo di qualità delle strutture ✔ progettazione e controllo di campagne di iniezione ✔ previsione di tempi di avanzamento in gallerie ✔ ricerche di cavità alle spalle di rivestimenti di gallerie