La prova CPT (Cone Penetration Test) consiste nell’infissione di una punta conica nel terreno, per mezzo di una batteria di aste che avanzano a velocità costante. La punta possiede sensori in grado di acquisire in continuo la resistenza alla penetrazione e di conoscere le proprietà del terreno mediante le diagrafie dei parametri misurati.
Esistono diverse varianti che dipendono dal tipo di sensori aggiuntivi che può presentare la punta, in particolare:
- CPTU in cui la punta (piezocono) contiene trasduttori di pressione che misurano l’andamento delle pressioni interstiziali
- SCPT-SCPTU utilizza una sonda equipaggiata con due geofoni in grado di misurare la velocità delle onde sismiche sia di compressione, sia di taglio ed eventualmente trasduttori di pressione
COME
L’esecuzione prevede una velocità di penetrazione costante pari a 20 mm/s con traiettoria di affondamento verticale.
Nel caso di prova con piezocono, la pressione interstiziale viene letta a profondità prefissate. Raggiunta la quota, la penetrazione si arresta e la pressione in eccesso dovuta alla penetrazione si dissipa fino al raggiungimento di quella idrostatica: la prova viene arrestata quando la dissipazione raggiunge una percentuale stabilita (generalmente 60%-80%).
La prova con il cono sismico, invece, necessita di un impulso, applicato al piano campagna quando la punta è ferma alla quota fissata; esso si propaga attraverso il terreno fino a raggiungere i ricevitori alloggiati all’interno del penetrometro.
DOVE
I terreni con consistenza medio-bassa sono i più adatti per le prove CPT, poiché i terreni ghiaiosi o quelli ad elevata consistenza potrebbero provocare il danneggiamento del penetrometro.
Parametri misurabili
Considerando la totalità dei sensori che possono alloggiare nel penetrometro, si possono conoscere i seguenti parametri:
- resistenza alla penetrazione statica della punta
- resistenza per attrito laterale del penetrometro
- variazione della pressione interstiziale
- velocità delle onde di taglio
Grazie alle correlazioni esistenti in bibliografia ed allo studio della diagrafia si possono ricavare:
- andamento della stratigrafia
- classificazione dei terreni
Terreni a grana fine
- peso dell’unità di volume
- grado di sovraconsolidazione
- tensione orizzontale efficace presente in sito
- resistenza al taglio non drenata
- moduli di deformabilità (modulo confinato, modulo elastico in condizioni non drenate, modulo di taglio a piccole deformazioni)
- coefficiente di consolidazione
- coefficiente di permeabilità
Terreni a grana grossa
- densità relativa
- resistenza al taglio
- moduli di deformabilità (modulo confinato, modulo elastico, modulo di taglio a piccole deformazioni)